1 giugno 2011

La consulenza psicologica: quando rivolgersi allo psicologo


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Vi sono occasioni in cui l’aiuto di un professionista può essere decisivo per fare chiarezza su determinate situazioni. Lo psicologo è un professionista appositamente formato e preparato per l’ascolto, la valutazione, la diagnosi, l’orientamento e il supporto, riguardo a tutte le forme di disagio psicologico; perciò è la principale figura di riferimento per coloro che intendono occuparsi della propria salute psicologica.
Lo psicologo è un professionista che accompagna la persona nel promuovere la propria qualità di vita e la affianca nelle fasi di crescita personale, oltre a sostenerla ed orientarla nella ricerca degli interventi più adeguati in presenza di eventuali forme di disagio psicologico.
Le occasioni in cui è opportuno consultare uno psicologo sono di vario tipo e non sono necessariamente legate a un particolare periodo di tempo, ma riguardano complessivamente l’intero arco della vita.

Alcuni esempi delle situazioni più comuni in cui una consulenza psicologica può essere utile sono:
- una crisi temporanea o un momento di cambiamento:
- difficoltà lavorative o scolastiche;
- passaggi d’età: adolescenza, maternità, menopausa, pensionamento;
- scelte significative ed importanti eventi della vita in ambito sentimentale o lavorativo: matrimonio, divorzio, gravidanza, aborto, separazioni, lutti, trasferimenti, licenziamenti;
- inquietudine a seguito di incidenti, ricoveri o comunicazione di diagnosi di malattie invalidanti;
- forte disagio derivante da eventi di una certa gravità: aggressioni, atti di terrorismo, eventi naturali catastrofici, ecc.;
- situazioni di forte tensione sociale e di minaccia alla sicurezza: crisi economiche, scioperi, atti di vandalismo, bullismo, abusi sessuali, violenze, ecc.;
- esigenze di orientamento personale, scolastico e professionale;
- esigenza di migliorare la propria crescita interiore e le capacità relazionali, aumentando la consapevolezza di sé, degli altri e del proprio contesto familiare, sociale, lavorativo o scolastico;
- situazioni che potrebbero evolvere in vera e propria patologia: insorgenza di comportamenti strani o eccessivi in se stessi o nei propri familiari o amici; ingiustificate paure che ostacolano lo svolgimento delle normali attività quotidiane; eccessi di alcool, droghe, fumo, gioco o dell’uso di internet; gelosia esagerata; insolita necessità di dormire oppure insonnia persistente; senso di perenne insoddisfazione ed oppressione.

http://www.psicologimip.it/

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